Open Genova sostiene il diritto universale di installare ed eseguire qualsiasi software su qualsiasi dispositivo

Open Genova APS ha sottoscritto la lettera aperta di Free Sofware Foundation Europe (FSFE), indirizzata ai legislatori dell’Unione Europea affinché sia tutelato il diritto dei cittadini di scegliere, installare ed eseguire liberamente qualsiasi sistema operativo o software applicativo sui propri dispositivi, aumentando la possibilità di riuso e rigenerazione dei dispositivi, in contrasto con l’obsolescenza (più o meno) programmata o le restrizioni messe in atto dalle aziende costruttrici di hardware.

Come Open Genova APS abbiamo sottoscritto con piacere ed enorme interesse la lettera aperta di Free Software Foundation Europe, che amplifica a livello europeo la miriade di iniziative di recupero di dispositivi obsoleti (PC, tablet, smartphone). La nostra associazione è da anni in prima linea a Genova con i progetti Tutti Connessi e RRD – Rete Raccolta Device. L’obiettivo dei nostri progetti è volto a creare le condizioni per una “rigenerazione” dei dispositivi obsoleti, allo scopo di mettere i cittadini genovesi nella condizione di utilizzare le tecnologie digitali di base: informarsi, conoscere il proprio territorio, fruire dei servizi della Pubblica amministrazione, socializzare evitando che la digitalizzazione diffusa produca anche a Genova una nuova forma di emarginazione.” – Pietro Biase, Presidente Open Genova APS

Nei prossimi mesi l’Unione europea dovrà definire, attraverso diverse proposte legislative, i propri criteri di eco-compatibilità dei prodotti. La Commissione Europea ha già pubblicato una proposta di “Iniziativa prodotti sostenibili” e la “Direttiva per dare ai consumatori i mezzi per transizione ecologica”. È ora opportuno che il Parlamento europeo e il Consiglio inizino la lettura e arrivino ad una conclusione.

L’aumento della digitalizzazione nei cittadini, nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni necessita di un numero sempre maggiori di dispositivi collegati alla rete Internet, con prestazioni che degradano negli anni in seguito all’aumento costante della capacità di calcolo necessaria per far funzionare le applicazioni. Molto spesso computer, tablet e smartphone vengono sostituiti a causa delle crescenti risorse richieste dai software, e difficilmente questo avviene a causa di guasti o malfunzionamenti hardware che, per la maggior parte dei casi, può essere sostituito puntualmente in caso di problemi.

Il vero punto debole del sistema è diventato dunque il software applicativo o il sistema operativo, che a un certo punto smette di funzionare o diventa lento a causa dell’obsolescenza.

Quando questo avviene e l’utente non è più in grado di utilizzare il proprio hardware, i modelli proprietari impediscono di mettere in campo azioni per aumentare la vita del prodotto e godere ancora dell’utilizzo. Le restrizioni messe in campo dai produttori hardware vanno blocco dell’hardware, all’utilizzo di software proprietario, fino ad arrivare alle clausole contrattuali e legali imposte agli utenti finali dalle licenze d’uso.

In pratica ogni volta che un cittadino acquista un dispositivo non lo possiede davvero, poiché non è libero di poterne disporre a piacimento nel corso del tempo.

Con la propria lettera aperta, Free Sofware Foundation Europe (FSFE) si pone l’obiettivo di fare in modo che sia riconosciuto il libero accesso all’hardware e al software e chiede che sia facilitato e concesso il riuso dei propri dispositivi per garantire una società digitale più sostenibile.

Più in dettaglio nella lettera viene richiesto un impegno dei legislatori europei affinché:

  1. Gli utenti abbiano il diritto di scegliere liberamente il sistema operativo e i programmi da eseguire sui loro dispositivi;
  2. Gli utenti abbiano il diritto di scegliere liberamente i fornitori di servizi per la connessione dei loro dispositivi;
  3. I dispositivi elettronici siano interoperabili e compatibili con gli Standard Aperti;
  4. Il codice sorgente di driver, strumenti e interfacce venga pubblicato con una licenza libera.

E’ possibile sottoscrivere la lettera (come associazione, azienda o semplice cittadino) sul sito di Free Sofware Foundation Europe (FSFE).

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