30 gennaio 2016

saletta ammezzato Mentelocale, Palazzo Ducale

a cura di Laura Loschi

vedi anche

Convocazione Assemblea 2016Delega per Assemblea

hanno emendato il verbale in revisione interna:

  • Alessandro Palmas
  • Stefano Sabatini
  • Raffaello Giannelli
  • Enrico Alletto
  • Michela Bonifacio
  • Stefano Ratto
  • Pietro Biase

Il presidente apre l’assemblea ore 14,45

Presenti:

  • Enrico Alletto
  • Raffaello Giannelli
  • Pietro Biase
  • Stefano Sabatini
  • Federico Riscaio
  • Federico Guerrini
  • Mauro Baldassarri
  • Silvia Barbero
  • Michela Bonifacio
  • Laura Loschi
  • Erica Rossi
  • Loredana Grubesich
  • Andrea Magazzini
  • Camilla Ortolani
  • Diletta Davolio
  • Andrea Desideri
  • Cinzia Avanzi
  • Stefano Ratto
  • Giovanna Bazzoli
  • Louis Zereik
  • Giampaolo Malatesta
  • Leonardo Caviglioni
  • Alessandro Palmas

Deleghe:

  • Giusy Modica
  • Ludovica Brunamonti
  • Massimiliano Bonacci
  • Paolo Bubici

Il presidente Enrico Alletto legge l’ordine del giorno:

  1. Introduzione presidente (Progetti 2015, Digital Champions, Open Genova 2016)
  2. Approvazione bilancio associativo 2015
  3. Approvazione modifiche allo statuto e nuova quota associativa
  4. Scelta del nuovo fornitore per assicurazione associativa
  5. Approvazione modifiche alle linee guida operative
  6. Approvazione codice etico
  7. Elezione membri consiglio direttivo (segretario, tesoriere, vice presidente, revisore conti)
  8. Proposta di nomina a socio onorario con illustrazione motivazione
  9. Proposta di adesione al manifesto per la trasparenza (organizzazioni no profit)
  10. Referenti su attività, progetti e Genova Smart City in pagina web ufficiale
  11. Varie ed eventuali

Enrico Alletto apre l’Assemblea informando i partecipanti del fatto che, a seguito di recente approfondimento, l’approvazione dello statuto può essere conseguita soltanto in un’assemblea straordinaria, quindi essendo questa una assemblea ordinaria, in data odierna non è possibile procedere sul punto.

Lo statuto deve essere attualizzato e devono essere corretti alcuni aspetti come, per esempio, il numero di membri del consiglio direttivo, che attualmente è troppo scarno. Di conseguenza l’unica strada è quella di definire una data per l’assemblea straordinaria.

Digital Champions: l’esperienza è chiusa ma il progetto Genova Digitale potrebbe essere replicato. Ha dato ottimi frutti. L’associazione è stata chiusa e la durata è stata di un anno. Esiste una discussione con il Comune per coinvolgere Open Genova per integrare l’assenza di Digital Champion il prossimo anno, ma senza nulla di definito.

Vengono brevemente illustrati i progetti che erano stati proposti nel 2015, ma per vari motivi non sono andati a buon fine o non ancora:

  1. la proposta del Municipio Bassa Val Bisagno non è ancora partita,
  2. con il Municipio Levante non è ancora stata definita la data di inizio di Partecip@2,
  3. la proposta di portare a Genova il “Maptime”  ha generato i corsi di mappatura,
  4. il possibile accordo con tassisti per lo studio app non è stato ancora concluso.
  5. OG Wi-Fi è invece partito.
  6. Per quanto riguarda la richiesta di strumenti digitali per comunicazioni interne è stata migliorata la situazione utilizzando Google Plus.

Vengono illustrati da Enrico tutti gli aggiornamenti importanti:

  • Accordo con la Regione (gratuito) per open data e free Wi-Fi,
  • con Comune discussione per Digital Champion,
  • con Municipio Centro Ovest per l’Agenda Digitale, Cerca Memoria, LMSC.
  • incontro con Festival della Scienza
  • Inserimento di informazioni su OG in newsletter di CELIVO. Open Genova verrà segnalata ai candidati, se qualcuno fosse interessato ad entrare nella nostra associazione. Ci hanno dato anche informazioni su come entrare nel Registro per ottenere il 5 per mille
  • Giovani Confindustria: organizzazione aperitivo con presentazione OG per ottenere fondi, anche per rimborso sulle trasferte.
  • Wind (piattaforma crowdfunding), ci hanno chiesto di inserire un progetto. Il meccanismo prevede che Wind dia un contributo, nel caso in cui non si raggiunga il target ma si superi il 50% della somma richiesta, che ne copra la parte restante..
  • Contatti con Gruppo Erasmus. Un rappresentante parlerà più tardi.
  • Datacast Interessante Wi-Fi wireless con loro hardware. (da analizzare)
  • Rosa digitale iniziative in tutta Italia per donne
  • iniziative con scuole: progetto città ritrovata, progetto scuola/lavoro con sessioni informative in aula
  • Io lavoro in Liguria www.iolavoroliguria.it per illustrare nostri progetti (scrittura articoli)

Viene illustrata la nuova procedura per l’ingresso associati con ritocco quota associativa.

Modifiche allo statuto

Prende la parola Stefano Ratto, il quale osserva che, vista la crescita di Open Genova dal 2012 ad oggi, con molti più associati, manchino chiare procedure per le decisioni; per quanto riguarda il Consiglio Direttivo da rieleggere, sostiene che la squadra sia incerta e non abbia legittimità per prendere decisioni.

Secondo Stefano Ratto nel momento in cui cominceranno a girare fondi, l’Associazione rischia di scegliere i progetti più remunerativi e non i più interessanti e si rischia che si avvicinino ad Open Genova persone che vogliano anche guadagnare. L’associato poi deve sapere che sia stata presa una o l’altra decisione. Chiede che i componenti del direttivo abbiano riunioni periodiche (anche il modalità digitale es. tramite skype) e che ci siano limitazioni ai poteri del presidente. Chiede un’assemblea in cui deliberare in tal senso.

Enrico Alletto risponde che le linee guida operative esistono, sono disponibili a tutti e possono essere emendate, che le Associazioni di Promozione Sociale per legge devono essere in prevalenza no profit, solo in alcuni casi possono retribuire i soci e comunque resta il fatto che in cassa abbiamo ad oggi pochi euro come presentato in bilancio e non è detto ne entrino altri. Inoltre fa notare di aver proposto lui stesso, anche se nessuno ne avesse mai fatto richiesta, le modifiche allo statuto, proprio perché riteneva utile un ampliamento del direttivo a più membri, il consiglio direttivo peraltro non può assegnarsi compensi. Le persone ci sono su base volontaria (disponibilità di tempo) e si cerca di gestire comunque le attività in base alle esigenze di tutti. Non è d’accordo su cadenze di incontri scritte nello statuto, sapendo che la disponibilità di tempo degli associati è ridotta l’impegno diventerebbe gravoso. Propone di regolamentare le cadenze all’interno delle linee guida operative e non nello statuto in modo da poter calibrare l’impostazione secondo esigenze.

Resta comunque difficile vista la mancanza di una sede fisica per Open Genova; ci sono alcune possibilità, ma ancora in prima esplorazione. Per quanto riguarda i poteri del presidente, fa presente che il primo referente di Open Genova è lui per ovvi motivi, e via via a scalare secondo disponibilità delle persone nei diversi momenti e su diversi argomenti, ma tutto il materiale è sempre accessibile a tutti gli associati attraverso appositi strumenti o via mail con cui gli è stato fatto notare che stava esagerando con le informazioni.

Enrico Alletto aggiunge che preferisce essere “ripreso” sull’eccesso di informazioni anziché il contrario e che la percezione del “tanto/troppo” è differente da persona a persona.

Stefano Sabatini fa notare come non ci sia necessità di incontri fisici del direttivo, come avviene in altre associazioni. Può essere utile usare la tecnologia anche per questo.

Prende la parola Michela Bonifacio che concorda con Stefano Ratto su tutti i punti da lui esposti e chiede che il consiglio direttivo si riunisca con cadenza regolare e abbia una funzione di “filtro”. La crescita costante dei progetti di Open Genova o ad essa sottoposti, ha fatto sì che il numero di documenti e informazioni siano diventati tali da rendere impossibile per gli associati poterli leggere e conseguentemente valutare tutti. Diventa pertanto fondamentale la presenza di un organo che valuti progetti e proposte esterne per poterne fare una sintesi che renda veramente possibile ai singoli associati rimanere aggiornati e poter conseguentemente decidere se prenderne parte o meno.  Se da un lato, infatti, esistono progetti che per materia trattata sono di facile attribuzione a uno o più associati, ne esistono altri trasversali o completamente nuovi, che rischiano di non essere considerati o semplicemente portati all’attenzione dei membri sbagliati. Per Michela Bonifacio il direttivo dovrebbe avere pertanto una funzione di sintesi.

Prende la parola Laura Loschi che fa notare che i progetti vengono esposti tutti on-line da Enrico Alletto e messi a disposizione degli associati. I progetti vengono scelti nel momento in cui qualcuno si offre per eseguirli. Un consiglio direttivo potrebbe trovarsi nella condizione di prendere decisioni senza sapere se ci sono in quel momento persone a disposizione che possano eseguire quel progetto.

Federico Guerrini fa notare che un gruppo dirigente deve avere anche una scadenza e una rotazione.

Enrico Alletto spiega che le persone di riferimento in Open Genova per i progetti non fanno parte dell’organo direttivo per non vincolare il loro operato e scoraggiare la partecipazione al ruolo, ma vengono coinvolte sulla base di competenze e tempo poiché Open Genova si fonda sulla disponibilità delle persone: Il direttivo deve esistere per gli adempimenti statutari, ma non dovrebbe essere appesantito ulteriormente ed in generale non dovrebbe decidere quali progetti scegliere perché su questo punto le scelte dovrebbero essere, com’è sempre stato in Open Genova, più collegiali e condivise possibile.

In ogni caso, sottolinea Enrico Alletto, l’applicazione di questa organizzazione “leggera” ed atipica, sempre in accordo con gli altri associati, è quella che ha permesso all’associazione di crescere in soli tre anni senza mezzi economici o altro.

Si decide di chiamare una assemblea straordinaria per discutere delle modifiche allo statuto e si sceglie di riunirsi entro (indicativamente) un mese. Date possibili: 27 febbraio, 5 o 12 marzo.

Vengono invitati i vari referenti ad illustrare i vari progetti 2015.

Pietro Biase racconta di OG WIFI (coordinatore Massimiliano Bonacci). Attività nei confronti di PA, ASCOM, CONFCOMMERCIO, negozi, ristoranti per il wifi libero e diffusione della banda larga. Nel 2015 abbiamo cambiato l’architettura del Wi-Fi: siamo passati da WIMAN a GUGLIELMO, che fornisce router per  accesso social. Stiamo ritirando vecchi router, installando i nuovi. Il Comune è interessato e ha chiesto un apparato da provare. Si sta studiando un’integrazione dei due sistemi Guglielmo e Liguria Wifi. Creata la prima isola Wi-Fi in Largo de Paoli. Hanno preso contatti col CIV per inaugurare la cosa e creare un case study. Il Comune di Albissola è interessato per offrire Wifi negli stabilimenti balneari. Altri possibili soggetti interessati sono il Mercato del Carmine e la Lanterna di Genova.

Con la Regione cercano incentivi per offrire Wi-Fi come il comune di Sori, che ha concesso uno sconto sulla TARI agli esercenti aderenti all’iniziativa.

Hanno creato un interprogetto con i mappatori, mappando i punti free Wi-Fi di Genova.

Enrico Alletto racconta che alle riunioni di Smart City (di cui siamo soci onorari) ha sempre partecipato Massimiliano Bonacci, ma ultimamente non riesce per problemi lavorativi. Chiede se qualcuno possa essere interessato (una volta al mese riunione intorno alle 16,30, tema: rischio idrogeologico).

Federico Guerrini:  E’ disponibile ad organizzare incontri  su digitale e tecnologia, dibattiti su sharing economy (lati positivi e negativi)

Michela Bonifacio riporta all’assemblea le attività svolte per l’edizione 2015 di Wiki Loves Monuments, il concorso fotografico di Wikimedia che, per il secondo anno, è stato promosso a Genova dall’Associazione.

Fra i risultati importanti ottenuti:

  • la crescita del numero dei monumenti liberati;
  • la decisione del comune di Albisola di aderire a WLM grazie all’intervento di Open Genova;
  • l’organizzazione del concorso locale;
  • il coinvolgimento delle associazioni di categoria;
  • la partecipazione alla premiazione nazionale del concorso.

Obiettivi del 2016:

  • l’organizzazione di una mostra con le foto che hanno partecipato al concorso locale;
  • proseguire il lavoro di narrazione dei musei “liberati” iniziato nel 2014;
  • creare una sinergia e magari un sotto filone con le associazioni che si occupano della promozione di WLM nelle altre città.

Alessandro Palmas parla di Mappatura. Dopo l’alluvione 2014 abbiamo ottenuto open data dalla Regione, creando una mappa dei terreni alluvionabili e con questa è stata fatta la cartina diventata famosa anche fuori Genova. In aprile/maggio sono stati organizzati corsi di mappatura gratuiti, in cui sono state create mappe con tutti i dati territoriali raccolti.

Nell’interprogetto di Wiki Loves Monuments è stata fatta una mappatura dettagliata dei Parchi di Nervi con panchine, cestini della carta ed alberi.

Nel 2016 si faranno di nuovo corsi di mappatura definiti “Scuola/Accademia di mappatura” da scegliere con gli altri membri del progetto.

Nel progetto con ValPolcevera per verde comune (a Maggio) verranno mappate fontane, panchine, giochi, aree di sgambatura cani, alberi principali ed informazioni utili come la recinzione eventuale, gli orari di apertura, eventuali soggetti che abbiano adottato le aree verdi. Dovrebbe essere materiale utile anche per i manutentori. Il Municipio ha ritenuto di stanziare € 500 per rimborso spese. E’ la prima volta dal 2012 che abbiamo un Ente disposto a rimborsarci le ore impiegate.

Camilla Ortolani parla dei video in corso di realizzazione per tematiche varie,

Diletta Davolio parla dei template grafici, che vorrebbe non fossero più in Photoshop o indesign ma Gimp o Word per essere fruibili da tutti in qualsiasi momento. Ha scoperto sul sito canva.com strumenti open source. Si pescano nella cartella dedicata elementi per Facebook, Instagram, Twitter eccetera con immagini anche gratuite o costo minimo.

Erica Rossi racconta che nel suo viaggio in Etiopia ha utilizzato OpenStreetMap per il suo progetto di mappatura ed ha chiesto di poter inserire il logo di Open Genova nelle sue relazioni finali. In Burkina Faso ha eseguito una mappatura dei pozzi del villaggio di Nanoro con l’organizzazione Rasmata Onlus. Hanno avuto contatti anche con Stefano Sabatini che li ha aiutati ad utilizzare il prodotto. E’ interessata ad andare avanti su questo tipo di progetti ed è disposta a confrontarsi con Informagiovani per ottenere un tesseramento agevolato per ragazzi ad OG e andrà in università per vedere se ci sono ragazzi interessati ad associarsi

Andrea del Gruppo Erasmus ha parlato della rete ESN Italia, che ha vari progetti come  ExchangeAbility, che  crea le condizioni per gli studenti disabili di poter partecipare attivamente alla vita studentesca sia a casa che all’estero , in questo si ha anche una mappatura strutture universitarie attrezzate per disabili. Potrebbero essere interessati alla mappatura.

Si affronta il bilancio 2015 ed il preventivo 2016

Il flusso di cassa 2015 è di € 1618, il preventivo stimato è chiuso in pareggio, considerando non solo le spese correnti già note ma includendo anche possibili spese relativa ad una futura copertura assicurativa e l’adozione di un gestionale specifico per la tenuta contabile dell’associazione.

Viene infatti illustrato da Raffaello Giannelli un gestionale per associazioni con consulenza fiscale e legale di nome Teamartist, dal costo di circa 600 euro annuali.

Tale gestionale permette la gestione di:

  • Libro soci
  • Libro verbali assemblea soci e direttivo
  • Rendiconti
  • Moduli richiesti iscrizione nuovi soci
  • Pezze giustificative
  • Automazione libro di prima nota
  • Compilazione Modulo EAS
  • Rendicontazione per raccolte fondi

Raffaello Giannelli ed Enrico Alletto fanno notare che l’aspetto più interessante di tale gestionale è la possibilità di avere, oltre alla classica assistenza sullo strumento, una consulenza fiscale e legale che potrebbe esserci utile nel momento in cui affrontiamo temi nuovi.

Michela Bonifacio suggerisce che gli associati consultino il proprio commercialista per avere una consulenza sugli adempimenti ai quali deve fare fronte una Associazione culturale e gli eventuali costi, acquisite queste informazioni sarà possibile valutare lo strumento proposto.

Enrico Alletto spiega che per il momento della progettazione verde comune ha cominciato ad interessarsi per un’assicurazione che potesse coprire sia gli associati che eventuali partecipanti, visto che si può svolgere all’aperto.

Visualizzati i preventivi di Mar Genova, Ina-Assitalia e Broker Assicurativo, si è capito che non erano confrontabili perché alcuni erano relativi agli associati, altri ai partecipanti.

Giampaolo Malatesta essendo un assicuratore si è detto in conflitto d’interesse e dopo aver riportato l’esperienza del CIV, considerata similare a quella di Open Genova, si è reso disponibile a fornire all’Associazione le informazioni necessarie per fare una richiesta più precisa ai soggetti assicurativi precedentemente coinvolti.

Enrico Alletto chiede che Open Genova aderisca al Manifesto per la trasparenza redatto dagli Stati Generali dell’innovazione. La bozza era già sul portale per visione nei giorni precedenti all’assemblea. Alcuni motivi:

  1. Per chiedere trasparenza alla Pubblica Amministrazione occorre anche praticarla
  2. Open Bilancio potrebbe essere utile in caso ulteriore crescita di Open Genova
  3. Regole e strumenti per la partecipazione aperta li abbiamo già basta condividerli

Per alzata di mano aderiamo all’unanimità. http://www.statigeneralinnovazione.it/online/manifesto-per-la-trasparenza-delle-ong-e-onp/

Elezione consiglio direttivo

Enrico Alletto chiede di votarlo subito come da Ordine del Giorno, Stefano Ratto chiede di votarlo al termine della prossima assemblea, quando con tutta probabilità si dovrà comunque procedere ad eleggerne altri membri.

Enrico Alletto chiede che venga messo a verbale che così facendo si rischia il blocco di Open Genova in quanto non è detto che in assemblea straordinaria, per cui sono previsti numeri minimi in termini di presenze per essere valida, si raggiunga un obiettivo operativo.

Si va ad alzata di mano e passa la linea di Enrico Alletto. Per la votazione del consiglio direttivo si è informato e si può votare senza problemi per alzata di mano, a meno che non si chieda in maggioranza il voto segreto. Sarebbe utile decidere come procedere anche per il futuro ed inserire la scelta nelle linee guida.

Stefano Ratto chiede lo scrutinio segreto come prassi ampiamente diffusa in tutte le situazioni in cui si debba esprimersi sulle persone.

Enrico Alletto fa notare che Open Genova è fondata prima di tutto sulla fiducia reciproca e la trasparenza. Inoltre, le modifiche proposte mirano a rendere la struttura dell’associazione più rigida e formale, cioè esattamente il contrario dell’idea con cui è stata fondata Open Genova. Nel caso passassero le modifiche proposte lui stesso potrebbe scegliere di non dedicare più il proprio tempo all’interno di un progetto in cui non si riconosce.

Dopo un’animata discussione generale si decide di votare anche per prendere questa decisione. Per lo scrutinio segreto votano Stefano Ratto, Michela Bonifacio, Stefano Sabatini. La maggioranza sceglie il voto per alzata di mano.

A questo punto Enrico Alletto chiede chi voglia candidarsi per il consiglio direttivo.

Nessuno si candida.

Erica Rossi spiega di essere stata intenzionata a candidarsi, ma dopo la lunga discussione non sa più esattamente a cosa andrebbe incontro, quindi ritira la sua candidatura.

Enrico Alletto aggiunge che in questo clima, al suo posto, non si candiderebbe neanche lui.

Si chiude l’assemblea con rammarico di Enrico Alletto per l’andamento della giornata.

Senza candidature tutto è rimandato alla prossima assemblea e la discussione è spostata all’assemblea straordinaria. Qualcuno chiede se è possibile far seguire una nuova assemblea ordinaria a quella straordinaria, nel caso si decidesse di cambiare lo statuto in questo modo si potranno votare tutti i membri del nuovo consiglio direttivo e ripartire nel più breve tempo possibile. Questa possibilità verrà valutata in fase organizzativa.

Enrico Alletto chiede che qualcuno si occupi di organizzare le due riunioni successive, viste le sue problematiche familiari, specialmente per quanto riguarda la riunione straordinaria, essendo necessario il numero legale Enrico Alletto fa notare nuovamente che può essere tutt’altro che scontato raccogliere adesioni e deleghe in numero sufficiente.

Chiede una collaborazione per poter organizzare questi incontri. Nessuno si offre.

Il presidente chiude l’assemblea alle ore 19.00 facendo presente che, per i motivi sopra esposti, potrà garantire solo una chiamata dell’assemblea e non una organizzazione attiva.

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