Stefano Sabatini fa parte della comunità nazionale di OpenStreetMap, s’interessa di Open Data ed è membro storico di Open Genova. Nell’articolo che segue Stefano spiega come ha ottenuto i dati dal sito della Regione Liguria e come li ha incrociati per ottenere informazioni interessanti.
CONSULTA LA MAPPA RISCHIO ALLUVIONALE A GENOVA
Pochi sanno che tra le varie riforme degli anni passati è stato introdotto anche l’obbligo di pubblicazione di dati in formato aperto da parte delle amministrazioni pubbliche: questi dati vengono caricati in appositi siti o spazi gestiti dalle amministrazioni stesse e la libertà di utilizzo concessa permette di usarli in modo autonomo per proprie elaborazioni.
Conoscendo l’iniziativa della Regione Liguria che, pur coi suoi difetti, ha pubblicato gran parte del patrimonio informativo geografico sul suo portale dei dati aperti, sono andato a verificare se ci fosse qualche strato informativo relativo agli alluvioni. Sono così venuto a conoscenza della direttiva europea relativa alla “valutazione e gestione dei rischi di alluvioni” recepita con il decreto legislativo 49 del 2010 per soddisfare il quale l’amministrazione regionale ha prodotto uno strato informativo (shapefile) che evidenzia zone rischiose per gli alluvioni, con corrispondente scala, ed è disponibile sul portale.
Scaricato questo file, l’ho esplorato con Qgis (software libero per l’elaborazione di dati geografici) e prodotto un semplice cartogramma basato sulla colonna del “livello di pericolosità” (3 possibili valori), che ho esportato in una mappa dinamica – conservando i dati relativi al territorio genovese per non generare una mappa eccessivamente pesante da caricare – il cui risultato è consultabile sul sito di Open Genova.
Leggendo la relazione illustrativa allegata al tematismo (consultabile in PDF), la classificazione è così descritta:
- classe P3: alluvioni frequenti – elevata probabilità di accadimento, TR= 30/50 anni;
- classe P2: alluvioni poco frequenti – media probabilità di accadimento, TR = 200 anni;
- classe P1: alluvioni rare di estrema intensità – bassa probabilità di accadimento; TR= 500 anni.
dove TR è il tempo di ritorno.
Sempre dal portale della Regione, ho recuperato il file dell’edificato da Carta Tecnica (in realtà mi sono fatto passare nuovamente l’estratto da questo file tagliato sul Comune di Genova) per vedere se riuscivo a rispondere alla domanda: quanti sono gli edifici a rischio nel territorio comunale? La domanda trova risposta con un po’ di operazioni eseguibili da Qgis: incrociando il livello degli edifici (le cui geometrie sono state ‘dissolte’ poiché il numero che mi interessava era relativo agli edifici, non ai volumi) con il livello degli elementi esposti al rischio, si ottiene (grazie ad un plugin di statistica) il seguente conteggio:
P1 1457
P2 1238
P3 1349
Di questi 4044 edifici, l’83.11% è classificato come residenziale-abitativo.
Per comodità, questo è il file csv preparato da me per semplicità di consultazione e che contiene i risultati.
Lo stesso procedimento con cui ho esposto lo shapefile originale è stato adottato anche per i risultati di questa analisi, come si vede dallo screenshot sottostante (la mappa dinamica ha avuto problemi e non è stato possibile pubblicarla)
I due progetti Qgis sono disponibili in un archivio zip: rischio alluvionale e rischio edifici.
Ovviamente questo elaborato non ha carattere di ufficialità.
Per ulteriori informazioni potete contattare l’associazione (info@opengenova.org) o, se siete interessati alla tematica dei dati aperti, partecipare al Linux Day del 25 Ottobre a Palazzo Ducale
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