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“A Genova vogliamo fare un altro passo verso la rivoluzione del trasporto” – dice Benedetta Arese Lucini General Manager di Uber in Italia – “Pensare a una città dove tutti si spostano con la propria macchina non è più un modello sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico” E continua la General Manager “Con la nostra piattaforma proiettiamo le persone verso la mobilità del futuro sempre più ecologica, conveniente e integrata. Esiste un nuovo modello di città dove è possibile muoversi velocemente. Noi non solo ci crediamo, ma facciamo la nostra parte”. (il comunicato prosegue)

Fin dalle prime battute si capisce che Uber è un’azienda con un ufficio stampa di tutto rispetto, manager capaci ed un comparto legale che studia le regole di ogni paese riuscendo a muoversi border line più o meno in ogni città in cui il servizio è partito non senza provocare agitazioni, la più eclatante è quella dell’ 11 giugno 2014 quando hanno incrociato le braccia per 14 ore contemporanemanete i tassisti di Parigi, Berlino, Barcellona e Londra. (link alla fonte)

Ma cos’è Uber in parole povere?Andando sul sito www.uber.com ci si rende subito conto che il servizio è molto più di una semplice App che mette in comunicazione domanda ed offerta, ma permette di sceglie per esempio tra: auto per un uso quotidiano, un autista personale su richiesta ed altre opzioni. Provando ad iscriversi sulla pagina di Genova si legge: “Con la registrazione, accetto le le Norme sulla Privacy e sono consapevole che Uber è uno strumento di richiesta, non un vettore di trasporto.”

Volendosi  iscrivere è obbligatorio inserire il proprio numero di Carta di Credito, mentre quando si desidera accedere è possibile farlo come Cliente o come Autista.

A questo punto l’uso del servizio diventa abbastanza banale: sono un utente e desidero andare da casa mia per esempio a Nervi, accedo ad Uber sul mio Smartphone, invio la richiesta e la App mi indica l’auto più vicina a me per soddisfare la richiesta ed il gioco è fatto. Siamo quindi andati a darci una letta ai Termini di Utilizzo per l’utente ed in particolare al paragrafo PAGAMENTO:

Il partner contrattuale dell’utente è definito in Uber B.V., società privata a responsabilità limitata con sede legale in Barbara Strozzilaan 101, 1083 HN Amsterdam, Paesi Bassi, registrata presso la Camera di Commercio con numero 55808646 (“Uber”).

Uber si riserva il diritto di apportare modifiche alle tariffe su base periodica. L’utente è tenuto a informarsi per proprio conto sulle tariffe correnti per i servizi di trasporto.

Uber addebiterà all’utente i costi dei servizi di trasposto forniti dal Fornitore di Servizi di Trasporto per conto del Fornitore di Servizi di Trasporto.

Il paragrafo PAGAMENTO è abbastanza approfondito e ne consigliamo una lettura completa.

In pratica l’utente paga con carta di credito direttamente da App il servizio ad Uber ed Uber paga successivamente l’autista. Questo è il passaggio più controverso ed infatti lo stesso Ministro Lupi qualche mese fa afferma:”Uber faccia tutti i ricorsi che vuole, se lo ritiene. Il decreto attuativo del comma 1 dell’articolo 28 della legge 2008 non fa che esplicitare ulteriormente le modalità in cui deve svolgersi il servizio di noleggio con conducente, ma il quadro normativo è già chiarissimo: il servizio di trasporto pubblico può essere esercitato da due soggetti, i taxi e, appunto, il noleggio con conducente” (link alla fonte)

La situazione resta comunque complessa è infatti recente la notizia che l’azienda ha incassato l’ok dell’antitrust italiana, ma i problemi a livello locale restano tutti. (link alla fonte) Verrebbe però da chiedersi se guardare il servizio offerto da Uber con riserbo per le oggettive questioni normative vuol dire automaticamente stare dalla parte dei tassisti.

In Italia il trasporto pubblico è costoso ed ingessato e necessita senza alcun dubbio di una “scossa” che gli consenta di ammodernarsi, ma se da un lato non può essere la strada giusta arroccarsi dietro a modelli di business obsoleti è anche vero che le istituzioni hanno il difficile compito di gestire con regole chiare e moderne gli impatti sociali che l’avvento di aziende non convenzionali inevitabilmente comportano.

Dice Salvatore Rebecchini, componente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: “Oggi il sistema dei taxi e radio taxi ha un vantaggio rispetto a Uber perché ha un numero molto considerevole di autovetture già presenti sul territorio quindi se può utilizzare una app come fa Uber può rispondere in maniera molto più rapida e tempestiva alle richieste del suo concorrente“. (link a fonte) A dire il vero un App del gerene qualcuno ha già provato a svilupparla: si chiama www.taxiyoo.it per adesso ha un raggio di azione limitato, ma è un inizio.

Ovviamente ciò non toglie che il Servizio di trasporto Pubblico in ogni Comune italiano è regolamento nei dettagli ed i tassisti sono tenuti a seguirlo rigidamente, pena: multe o ritiro della licenza, mentre il servizio di Uber semplicemente no. Regolamento Per il Servizio Pubblico con Auto Vettura di Piazza del Comune di Genova

L’assessore ai TrasportiEnrico Vesco dice: Nutro molti dubbi perché con questa applicazione mi sembra si evadano le regole generali del settore, si genera concorrenza sleale verso i taxi e non si definiscono le garanzie per gli utenti anche in termini di copertura assicurativa”.

E mentre la Regione Liguria mette le mani avanti (link alla fonte), il Comune di Genova studia la possibilità di avviare azioni legali.

Si potrà facilmente inveire nei confronti della categoria, il più delle volte magari anche a ragione, ma non è possibile non tenere conto del fatto che alcune nuove realtà aziendali spesso per mancanza di regolamentazione in alcuni ambiti dell’economia ancora inesplorati provocano fratture gravissime ad intere categorie occupazionali creando drammi personali e famigliari senza fare sconti a nessuno. Come dire oggi a me domani a te.

Attenzione dunque a commettere l’errore di analizzare senza preconcetti e con senso critico il nuovo fenomeno dell’innovazione portato della sharing economy. Buon viaggio Genova.

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