Dall’anno scorso è attivo un osservatorio ministeriale della rete di distribuzione dei carburanti a livello nazionale. A luglio 2014 abbiamo iniziato un monitoraggio di questo osservatorio (ne ho parlato su SpazioGIS, da cui riprendo l’introduzione) che è rimasto attivo fino al 13 Giugno di quest’anno, sostituito dall’archiviazione dei file resi disponibili come dati aperti dal Ministero stesso.

In questo post analizzeremo brevemente il dataset raccolto tra l’8 Agosto 2014 e il 13 Giugno 2015 facendo uso del linguaggio R.

Cos’è l’Osservatorio Carburanti?

L’Osservatorio Carburanti, introdotto con una legge del 2009 (art. 51, legge 99/2009), vuole essere uno strumento di trasparenza e garanzia della concorrenza tutelato e gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico. Dal 2013 é obbligatorio per tutti i distributori sul territorio italiano comunicare e tenere aggiornati i prezzi praticati sul portale ministeriale (https://carburanti.mise.gov.it/OssPrezziSearch/): il decreto ministeriale del 15 Ottobre 2010 prescrive l’obbligo di comunicare il prezzo iniziale, il ritocco dei prezzi al rialzo e comunque un aggiornamento ogni 8 giorni dall’ultima comunicazione, e suggerisce una serie di dati da trasmettere su base volontaria. Le sanzioni previste dalla legge, convertite in euro, variano tra 516 e 3098 euro.

La comunicazione al Ministero avviene in tre modi:

  • tramite portale web
  • tramite sistemi convenzionati (gestiti dai concessionari autostradali o da imprese accreditate)
  • tramite gestionali conformi alle specifiche ministeriali

Analisi dei dati

Dei dati disponibili abbiamo scelto di considerare solo quelli relativi a benzina, gasolio, gpl e metano, tenendo quindi fuori tutti quei carburanti “premium” delle marche, presenti anch’essi nell’osservatorio.

La prima visualizzazione è un grafico “boxplot” per ogni tipologia di carburante: questo grafico permette di vedere come è disposto un intervallo di prezzi, evidenziando quelli troppo “strani” per l’intervallo stesso.

I puntini che si vedono fuori dal grafico sono questi valori “strani” ed in gergo tecnico sono detti outliers.

I tre casi si possono interpretare così:

  • due hanno scontato di circa 30 centesimi il gasolio per un solo giorno
  • l’ultimo a metà agosto 2014 ha abbassato di 40 centesimi il gasolio per due settimane (una promozione durante le ferie?)

Un’altra cosa che non ci quadra è il GPL ad 1 euro e 75: aiutandoci con il “riassunto” del dataset vediamo che il ‘colpevole’ è un unico distributore, per il quale i prezzi GPL terminano di essere presenti il 7 Novembre 2014.

Grafici dei dati

Adesso passiamo a vedere grafici più classici per i diversi carburanti.

L’unico distributore di Metano presente è quello delle Gavette, quindi il grafico è semplice: ha cambiato il prezzo solo 3 volte nel periodo considerato!

Per il GPL ci sono solo due distributori, uno in Val Bisagno e uno in Val Polcevera (quindi non si vedono i prezzi del distributore di Bavari e di quello di Trensasco), nel grafico abbiamo escluso quell’anomalia di cui abbiamo parlato prima.

I grafici di benzina e gasolio sono un pochino più complicati:

Sì, in effetti così si capisce poco… Per fortuna abbiamo la possibilità di ammorbidire le variazioni tramite il cosiddetto “smoothing” e fare qualche altra modifica.

Stesso procedimento viene applicato per il gasolio:

Conclusioni

Abbiamo mostrato alcune elaborazioni su dati resi disponibili da una amministrazione pubblica, senza dilungarci in analisi approfondite, che possono esser portate avanti dagli interessati. Ad esempio un quesito classico é: quale correlazione c’è fra prezzo di vendita al pubblico e prezzo del barile di greggio?

I dati originali sono all’interno del progetto CarburantiMiSE, mentre per questa particolare elaborazione abbiamo caricato i file su GitHub.

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