Durante l’incontro annuale di Open Genova svolta lo scorso 17 marzo l’assemblea associativa ha votato, dopo quasi 4 anni senza risultati tangibili, la chiusura del progetto OGwifi.
Il progetto in breve
OGwifi nasce nel 2014 con l’intento di mappare digitalmente gli esercizi commerciali che forniscono il free wifi a Genova e di rendere disponibili i dati in formato Open Data quindi liberamente riutilizzabile da chiunque.
A Confesercenti si è unita quasi subito Ascom, almeno nel sostegno formale all’iniziativa ed il Comune di Genova ne patrocinò il progetto.
Iniziative collaterali
Comune di Sori
Nel 2015 Open Genova supportò il Comune di Sori nella stesura di una delibera che favorì lo sviluppo degli esercizi commerciali che fornivano il wifi attraverso uno sconto sulla Tari.
Su richiesta dell’assessorato competente la nostra associazione realizzò sessioni di formazione per i negozianti del piccolo comune ligure.
Comune di Genova
Anche a Genova si tentò più volte la strada degli sgravi fiscali per i commercianti, ma senza successo.
Nel 2016 diventa operativo in Largo de Paoli un hot spot collegato ad una pagina facebook della Piazza del tutto sperimentale (Largo De Paoli Shopping), in cui alcuni esercizi commerciali della zona fanno fronte comune ed aggiornano a turno la pagina con i prodotti dei negozi circostanti.
Inoltre, nell’arco di due anni sono state organizzate conferenze in Camera di Commercio ed al Mercato del Carmine con Regione, Comune ed associazioni di categoria.
L’obiettivo era quello di avviare un dibattito sulla necessità di muoversi in maniera organica all’interno di una progettazione coordinata dei servizi digitali cittadini, tra cui appunto il wifi il cui accesso (login) risulta ancora oggi troppo differenziato per essere appetibile da parte di turisti e genovesi.
La raccolta dati
Nel corso degli anni Open Genova ha provato diverse volte in sinergia con le associazioni di categoria a raccogliere i dati degli esercizi commerciali che forniscono il servizio wifi, in modo tale da poter costruire una mappa navigabile che potesse essere utile a cittadini genovesi e turisti per trovare il wifi libero più vicino.
I dati sono pochi e semplici: nome esercizio, indirizzo fisico, eventuale sito web, tipologia di wifi offerto.
Nonostante la semplicità i questionari fatti arrivare ai commercianti sono sempre tornati vuoti (o quasi) ad Open Genova ottenendo una mappa scarna e male aggiornata, sicuramente inadeguata e non all’altezza del progetto iniziale: wifi.opengenova.org/info
Anche l’ultimo tentativo in ordine di tempo con richiesta diretta ai presidenti di CIV, spesso isolati nell’esercizio delle loro attività, è fallita!
Un caso di successo
Nell’ambito del progetto OGwifi nel 2016 è partita l’operazione Lanterna 2.0, iniziativa finalizzata a dotare il monumento simbolo della nostra città di un servizio free wifi all’interno della sala conferenze, nella biglietteria e nel parco esterno di oltre 1000 mq.
Fondamentale per successo dell’operazione è stata la fiducia che i Giovani Urbanisti e l’associazione Amici della Lanterna che gestiscono il complesso hanno concesso ad Open Genova.
Il lavoro di squadra ha successivamente permesso di ottenere risultati di rilevanza mediatica nazionale.
Evoluzione del contesto
In questi anni si è evoluto anche il contesto in cui il progetto OGwifi è nato.
L’accesso social soprattutto dopo i recenti fatti di Cambridge Analytica è al centro di polemiche, ma sono arrivati anche SPID (sistema pubblico identità digitale), il progetto Wifi Italia e i finanziamenti europei di WIFI4EU.
In questo nuovo contesto avere un progetto attivo che tenesse agganciati i commercianti genovesi, seppur non direttamente, con l’innovazione che spinge verso le smart city, l’industria 4.0 e l’intelligenza artificiale avrebbe certamente potuto dare un contributo almeno dal punto di vista della sensibilizzazione culturale e della creazione di un ecosistema.
Riteniamo infatti che interventi spot lascino il più delle volte il tempo che trovano; ci si riferisce per esempio a corsi di web marketing ed uso dei social erogati ai negozianti.
A nostro avviso servirebbe invece una progettazione di ampio respiro con una regia il più possibile istituzionale ed una sorta di “piano regolatore” per questo specifico filone.
Conclusioni
Il sentimento che ha mosso Open Genova in questi anni continua ad essere quello di NON voler vedere le piccole realtà che compongono ed animano il tessuto cittadino chiudere una dopo l’altra sotto il peso delle tasse e della concorrenza, se pur indiretta, delle cosiddette multinazionali del web.
Continuiamo a ritenere che la presenza sul territorio se affiancata ad una reale innovazione culturale prima ancora che tecnologica supportata dalle istituzioni locali e nazionali possa fare la differenza.
Pur riconoscendo i nostri limiti non possiamo tuttavia fare molto di più se dagli sforzi profusi in questi anni si è arrivati fino alla nascita del punto impresa digitale e del contesto che vi ruota intorno, ma non si è pensato ad un ulteriore coinvolgimento della nostra realtà.
Open Genova resta comunque a disposizione: OGwifi è stato portato all’attenzione degli assessori Bordilli e Campora ed una copia di questa lettera aperta sarà recapitata anche ai rappresentanti delle istituzioni locali, alla Camera di Commercio e pubblicata sui nostri canali.
Naturalmente ci auguriamo che il piccolo commercio al dettaglio riesca comunque a rispondere per tempo alle sfide che l’innovazione tecnologia metterà sul cammino della nostra città.
Qui la documentazione sul progetto OGwifi: